Spero che le lezioni del corso di fotografia fino ad oggi siano state di tuo gradimento. Con il corso di fotografia, hai imparato che impugnare correttamente la macchina fotografica ti consentirà di poter avere uno scatto migliore già da subito, mentre utilizzare un treppiede potrebbe essere la scelta migliore che tu possa fare dal punto di vista della mera attrezzatura.
Una parte fondamentale di ogni corso di fotografia che si rispetti è quella sulla composizione fotografica. Avere delle basi di composizione fotografica è la differenza che esiste tra un mero tecnico ed un vero appassionato di fotografia che vuole ottenere il meglio dai propri scatti e vuole valorizzare i suoi soggetti, qualsiasi essi siano.
Hai certamente sentito o letto di fotografi che parlano di qualità della luce. Anche se generalmente si usa questo termine per descrivere qualsiasi aspetto che va dal calore della luce (ad esempio nei toni caldi e rossi di un tramonto) ai livelli di luminosità e all’angolo con cui la luce incide sugli oggetti, più in particolare esso definisce l’intensità della luce.
Luce soffusa
Come suggerisce il nome, la luce soffusa è un’illuminazione non troppo intensa e diffusa che, all’aperto, di solito è il risultato di uno strato di nuvole. Le gocce d’acqua e le particelle delle nubi rifrangono i raggi solari che le attraversano, mandando la luce in direzioni diverse. L’aspetto più caratteristico della luce soffusa è la mancanza di ombre molto definite, o a volte la totale assenza di ombre. Tuttavia esistono infiniti di tipi di nuvole, e i vari strati di nuvole possono muoversi a velocità diverse in relazione l’uno all’altro. Per questo la loro luce soffusa può cambiare leggermente nel giro di un pochi minuti.
In particolare quando ci sono nuvole spesse che impediscono di vedere la posizione del sole, gli oggetti possono apparire piatti e uniformi ed i colori possono attenuarsi. Questo non significa però che una luce del genere non sia utile in fotografia. La mancanza di ombre nette e di luci forti può rendere forme e scene complesse in modo più chiaro. A volte anche i ritratti sono più piacevoli senza ombre che alterino i tratti facciali.
Luce intensa
La luce è al massimo dell’intensità quando non ci sono nuvole o foschia a diffonderla, ad esempio nelle giornate estive serene. In queste condizioni la visibilità tende ad essere buona, il che le rende perfette per panorami a vista ampia. Come sappiamo, la luce intensa può trasformare un oggetto apparentemente piatto in un insieme di rilievi e depressioni. Questo è dovuto alle forti ombre create da una luce diretta non diffusa. Anche se spesso questo fenomeno è gradito e può essere utilizzato a vantaggio del fotografo per creare immagini d’effetto molto nitide e ad alto contrasto, le ombre definite possono avere degli svantaggi. Possono rendere troppo complessa alla vista una scena affollata, come ad esempio una strada o un mercato, a causa del numero di ombre, le quali sono raramente d’aiuto anche nei ritratti.
Angolo di incidenza della luce
Un aspetto cruciale della luce intensa che deve essere considerato è il suo angolo di incidenza e la sua direzione rispetto al soggetto o alla scena. Le caratteristiche generali e i colori di un oggetto illuminati di fronte, apparirebbero completamente differenti se la luce provenisse da dietro. Quindi, dopo aver stabilito le qualità generali della luce intensa, vediamo più in dettaglio il modo in cui queste qualità possono alterare la percezione dei singoli oggetti o dell’intera scena a seconda della direzione della luce.
Quando usare una luce soffusa o una luce intensa?
Usare una luce soffusa o una intensa e diretta ha un impatto significativo sull’aspetto finale della fotografia. La luce intensa aumenterà il contrasto e la saturazione dei colori, mentre quella diffusa renderà i colori più tenui e ridurrà il contrasto, creando un effetto più “naturale”.
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