Obiettivi con una lunghezza focale equivalente tra i 18 ed i 35mm sono descritti come aventi una lunghezza focale corta o obiettivi grandangolari.
Offrendo un angolo di campo che va tra i 100° ed i 62°, sono conosciuti anche come obiettivi grandangolari, dato che offrono un angolo di campo più grande di quello della vista umana (circa di 46°).
Gli Obiettivi Grandangolari: perché e quando usarli
La capacità di un obiettivo grandangolare di catturare un angolo di campo così ampio ha una serie di benefici e può essere utilizzata per grandi effetti compositivi.
Uno dei più comuni utilizzi dell’obiettivo grandangolare è la fotografia di interni. Con un angolo di campo così ampio, questi obiettivi possono fotografare una parte di stanza più grande di un obiettivo standard (lunghezza focale equivalente pari a 35-50mm).
Questa capacità di catturare delle visuali così ampie è spesso utilizzata anche nella fotografia di paesaggio, per contribuire ad esaltare gli spazi aperti e creare un senso di vuoto.
Così come hanno la capacità di avvolgere una scena più grande, gli obiettivi grandangolari tendono anche a differenziare con più nitidezza i vari piani di una scena, separando uno dall’altro in maniera distinta primo piano, mezza distanza e oggetti di sfondo.
Profondità di campo
Una delle proprietà ottiche più utili degli obiettivi grandangolari è la loro grande profondità di campo, dato che più è corta la lunghezza focale, più è grande la profondità di campo, alla stessa impostazione di apertura.
Questo permette al fotografo di assicurarsi che siano a fuoco sia gli oggetti in primo piano molto ravvicinato, sia quelli distanti.
Questo può portare una maggiore illuminazione di profondità a un’immagine, ma lo svantaggio è che diventa più difficile far venire mossi in maniera selettiva elementi specifici all’interno di una scena.
La lunghezza focale corta di un obiettivo grandangolare è particolarmente utile con le riprese a mano libera, dato che il rischio di sobbalzi della fotocamera è ridotto dalla lunghezza focale corta dell’obiettivo.
Per esempio scattando a 1/30 di secondo con un obiettivo standard tra i 35 ed i 50mm, viene spesso fuori una fotografia mossa, mentre con una lunghezza focale effettiva di 18mm i sobbalzi e quindi le vibrazioni sono meno probabili.
Un’altra tecnica per ridurre la possibilità di avere foto mosse è quella di impugnare correttamente la macchina fotografica o utilizzare un treppiede.
Distorsione
Un’altra caratteristica chiave degli obiettivi grandangolari è la distorsione. Questo effetto diventa più evidente in fotografie che includono oggetti con linee dritte, come i palazzi. Una forma di distorsione, che è conosciuta come distorsione a barilotto, rende le linee verticali e orizzontali rigonfie verso l’esterno, cosa che si nota soprattutto nei bordi del fotogramma.
Gli obiettivi grandangolari e, ancor di più, super grandangolari, generalmente, non sono adatti per i ritratti, proprio a causa dell’effetto di distorsione a barilotto, a meno che non sia proprio l’effetto che stai cercando!
Un’altra questione legata agli obiettivi grandangolari è la convergenza delle verticali, una forma di distorsione in cui le linee sembrano muoversi sempre più vicine man mano che si innalzano.
Questo si nota maggiormente negli scatti di architettura ed è un risultato dell’ampio angolo di campo di un obiettivo grandangolare.
Il vero grandangolo
Se possiedi una reflex senza sensore full-frame devi stare molto attento se stai pensando di acquistare un obiettivo grandangolare in quanto devi ricordarti di prendere il considerazione il fattore di adeguamento del sensore.
Per esempio, il fattore di adeguamento della maggior parte delle reflex digitali Nikon è 1.5 mentre quello Canon è 1.6. Questo significa che per poter ottenere una lunghezza focale equivalente di 18mm la lente ha bisogno di avere una lunghezza focale reale pari a 12mm (12 x 1.5 = 18mm).
2 Responses
Tutto molto interessante, particolarmente per i principianti