Lezione 10: Come fotografare in manuale

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Ogni macchina fotografica ha delle modalità di scatto automatico o semi automatico che ti consentiranno di ottenere ottimi risultati a patto di conoscere quello che vuoi sapere e quello che stai facendo ovvero solo se saprai come fotografare in manuale.

Abbiamo imparato ad impugnare la macchina fotograficacome si misura l’esposizione e a che serve ed abbiamo anche imparato a leggere l’istogramma. Ora vediamo come funziona lo scatto in manuale, a che serve e come usarlo in modo creativo.

Come fotografare in manuale ed ottenere ottimi risultati

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E’ sempre utile conoscere la tecnica per scattare in modalità manuale in quanto ti garantirà di poter ottenere foto correttamente esposte, o esposte esattamente secondo le tue preferenze, molto più spesso.

Inoltre potrai allenare la tua creatività cambiando i tempi di scatto, l’apertura di diaframma o l’iso. Il mio consiglio è quello di impostare sempre l’iso più basso possibile per evitare rumore o grana nelle immagini.

Esposizione

Avendo esaminato come il rapporto tra apertura di diaframma e tempo di otturazione (e regolazioni ISO) opera per definire l’esposizione, abbiamo già fatto metà del percorso per arrivare a comprendere l’utilizzo della fotocamera in manuale.

Con questa modalità vengono impostati sia il tempo di otturazione che l’apertura in modo indipendente l’uno dall’altro. Questo potrebbe portare a grossolani errori di calcolo, soprattutto se sei abituato a lavorare in automatico o semi-automatico. Potresti, per esempio, regolare il tempo di otturazione a 1/500 di secondo ed un’apertura a f/11 con l’intento di congelare l’azione avendo a fuoco un’ampia sezione della scena , ma a meno che tu non abbia una forte sorgente luminosa, probabilmente otterrai una foto sottoesposta. In alternativa, nella foga dell’operazione potresti semplicemente dimenticarti di settare il tempo o l’apertura di diaframma corretta.

Indicatore graduato nel mirino

Per agevolarti nell’ottenere l’esposizione corretta in modalità manuale, i produttori di macchine fotografiche hanno inserito una scala graduata. Di solito presenta uno 0 al centro e alcune tacche a destra e sinistra (o sopra e sotto) con i numeri -3 -2 -1 a sinistra e +1 +2 +3 a destra (spesso ci si ferma al + o – 2). Lo 0 indica un’esposizione corretta, mentre i numeri con il – indicano una leggera sottoesposizione mentre i numeri positivi una sovraesposizione. Ognuna di queste tacche viene chiamata “stop”, quindi +2 stop, vuol dire 2 stop di sovraesposizione e se imposterai l’apertura o il tempo di otturazione, l’indicatore riporterà la nuova esposizione sulla scala graduata.

Punta allo “0”

Anche se teoricamente lo 0 presenta un’immagine esposta correttamente, la misurazione dell’esposizione dipende anche dalla modalità di esposizione che abbiamo impostato nella nostra fida macchina fotografica, quindi spesso un’esposizione a +2 o -2 andrà bene in ogni caso. In realtà il senso dello scatto in manuale è proprio questo ovvero poter essere creativi nella fase di scatto ottenendo quello che ci siamo immaginati. Ricordati che, se durante la regolazione dell’esposizione, il puntatore raggiunge la fine della scala graduata ed inizia a lampeggiare, significa che la foto sarà fortemente sottoesposta o sovraesposta (ricorda che il bianco significa assenza totale di informazioni, quindi meglio avere una foto sottoesposta che sovraesposta).

Il mio consiglio è chiaramente in controtendenza rispetto a quanto si legge nei libri: punta ad una esposizione a -1 del soggetto da fotografare o della parte più luminosa presente sulla scena; questo ti consentirà di avere tutte le informazioni possibili in fase di post produzione. Ah quasi dimenticavo uno dei consigli più importanti di tutti: Scatta in RAW in modo da avere il maggior numero di informazioni possibili a disposizione.

Esposizione a forcella o Bracketing

L’esposizione a forcella detta anche bracketing è una tecnica di ripresa che consente di effettuare più foto dello stesso soggetto, ognuna con una diversa esposizione che solitamente prevede: una foto sottoesposta, una foto al nostro punto di 0 ed una foto sovraesposta. Il tutto viene realizzato con lo scopo di unire gli scatti in post produzione per avere una migliore gamma dinamica ovvero, in altre parole, visualizzare tutti i colori presenti sulla scena. Ti consiglio di usare questa tecnica solo quando hai di fronte a te una scena fortemente contrastata con parti in ombra e parti in luce in modo che non potresti mai ottenere una foto che esponga tutto correttamente.

2 Responses

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